Cittadini di domani. Leggere, scrivere, disegnare legalità
Il progetto “Cittadini di domani. Leggere, scrivere, disegnare legalità’” è stato approvato e finanziato dalla Regione Puglia, Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le migrazioni, Antimafia sociale nell’ambito dell’Avviso “Bellezza e legalità – Per una Puglia libera dalle mafie”.
Il soggetto capofila del progetto è C.I.S.S. Cooperativa Sociale; hanno aderito al partenariato i Comuni di Tricase ed Alessano, il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, l’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tricase, l’Istituto Comprensivo di Alessano, la Cooperativa Sociale SMILE e l’Associazione O.R.S. Osservatorio Ricerca Sociale. Il Direttore del progetto è il Prof. Luigi Spedicato, dell’Università del Salento.
Il progetto è rivolto a adolescenti tra gli 8 ed i 12 anni che frequentano l’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tricase e l’Istituto Comprensivo di Alessano. Le attività vengono realizzate attraverso comunità di pratiche creative guidate da docenti appositamente formati, in cui gli adolescenti sono guidati alla rilettura di fiabe e favole in modo da promuovere la costruzione di relazioni positive basate su rispetto, integrazione e solidarietà, valori in grado di orientare gli adolescenti anche verso l’uso consapevole dei social media e di Internet. Lo strumento delle comunità di pratiche creative adotta una metodologia laboratoriale che unisce il gioco all’apprendimento, e valorizza il ruolo degli insegnanti mentre chiama alla partecipazione attiva anche i genitori degli adolescenti.
II progetto mira a contrastare la formazione precoce di atteggiamenti, comportamenti e relazioni basate su aggressività e disconoscimento della diversità di genere, di provenienza geografica, su base etnica, legata all’aspetto fisico, derivante da marginalità sociale. I gruppi-target sono identificati in: a) adolescenti di entrambi i sessi compresi nella fascia di età tra 8 e 12 anni; b) docenti degli Istituti comprensivi aderenti al progetto; c) genitori degli adolescenti; d) gli operatori sociali e degli Enti di Terzo Settore partner del progetto. L’obiettivo principale è la creazione di comunità di pratiche creative guidate da docenti appositamente formati, in cui gli adolescenti vengono guidati alla rilettura di fiabe e favole in modo da promuovere relazioni positive tra bambini e un clima di benessere in classe, come premessa e sperimentazione di relazioni sociali improntate a rispetto, integrazione e solidarietà. La classe è il luogo di apprendimento giocoso e creativo dei diritti e dei doveri del cittadino consapevole, e le comunità di pratiche creative addestrano all’uso consapevole del linguaggio come unità di base della relazione sociale.
Caratteristiche dei 120 destinatari:
n. 60 studenti (30 per ognuno dei due istituti comprensivi) selezionati dando la precedenza a soggetti in situazioni di potenziale o effettiva marginalità sociale ed occupazionale;
n. 20 docenti (10 per ognuno dei due istituti comprensivi);
n. 40 genitori (20 per ognuno dei due istituti comprensivi) selezionati dando la precedenza a soggetti in situazioni di potenziale o effettiva marginalità sociale ed occupazionale.
Obiettivi generali e specifici del progetto:
In coerenza con l’obiettivo generale del bando regionale di promuovere azioni volte a rafforzare i “senso di comunità” e la “percezione del sé” come cittadini attivi, il progetto Cittadini di domani. Leggere, scrivere, disegnare legalità delinea un insieme coordinato di azioni rivolte a specifici gruppi-target: a) adolescenti di entrambi i sessi compresi nella fascia di età tra 8 e 12 anni; b] docenti degli lstituti comprensivi aderenti al progetto; c) genitori degli adolescenti; d) la più ampia rete sociale in cui gli adolescenti si situano, rappresentata nel progetto dalla partecipazione degli Enti locali, delle organizzazioni di Terzo Settore, delle istituzioni formative.
Gli obiettivi generali del progetto sono i seguenti:
a) promuovere la consapevolezza dell’esistenza di un set di valori e norme alla base della costruzione e del mantenimento cooperativo della struttura sociale e del sistema di relazioni intersoggettive della vita quotidiana; b) portare i destinatari a riconoscere l’emergere precoce di atteggiamenti e comportamenti in contrasto con il set di valori e norme condivise nella propria comunità, soprattutto se questi atteggiamenti e comportamenti vengono interpretati come “normali” e quindi legittimati, come avviene nel caso dei linguaggi aggressivi su social media e nell’interazione on line; c) inserire questi processi di consapevolezza e conoscenza all’interno di prassi educative, comunicative, d relazione – che sono già presenti nei contesti di vita quotidiana dei destinatari, con particolare riferimento agli adolescenti impegnati nei percorsi formativi scolastici; d) promuovere la cultura del sociale escludendo la violenza, privilegiando i dialogo e la solidarietà e promuovendo la dignità dell’essere cittadino.
Gli obiettivi specifici del progetto sono i seguenti:
a) formare gli insegnanti degli Istituti comprensivi aderenti a progetto nell’utilizzazione di metodi basati sulla creatività per stimolare gli alunni a maturare sensibilità, pensieri e atteggiamenti orientati alla socialità positiva attraverso modalità di lavoro che predispongano lo studente a mettersi in gioco e a proporre idee innovative sul significato dei concetti di legalità, cittadinanza, solidarietà; b) costruire nelle classi aderenti delle vere e proprie “comunità di pratiche creative” basate sulla rilettura di un set di favole tratte dall’enorme repertorio esistente, sia nella tradizione popolare che in quella colta, sulle quali gli adolescenti verranno portati ad un lavoro di smontaggio e nuovo assemblaggio delle strutture narrative, le quali verranno adattate agli scenari ed ai linguaggi della comunicazione sui social network. Attraverso questo lavoro di ri-costruzione del senso, gli studenti potranno identificare i processi di tipizzazione (la costruzione della figura del “diverso”) ed i meccanismi di esclusione (la punizione della diversità attraverso la rottura de legame sociale); c) creare attorno a queste “comunità di pratiche creative” una rete sociale imperniata sull’intervento attivo dei genitori degli adolescenti, capace di radicare il senso di comunità nei contesti della vita quotidiana.